Candele (Aristolochia baetica)

Aristolochia betica

Immagine - Wikimedia / Daniel Capilla

Se vivi o hai visitato i campi della Spagna o dell'Africa, è probabile che tu abbia visto un'erba con dei fiori curiosi chiamati tecnicamente Aristolochia beticae popolarmente come lampade.

È un rampicante sempreverde davvero decorativo che non ha bisogno di molte cure e ha anche usi medicinali. Lo sappiamo?

Origine e caratteristiche

Aristolochia betica

Vista della pianta in habitat. // Immagine - Wikimedia / liesvanrompaey

Il nostro protagonista è un'erba rampicante perenne originaria delle boscaglie e del sottobosco della Spagna, in particolare dell'Andalusia e parte del Levante, e del Marocco. Sviluppa steli lunghi da 60 cm a 4 m, da cui spuntano foglie semplici, picciolate ed alterne con lama ovato-triangolare, intere e coriacee.

I fiori, che compaiono da ottobre a maggio, sono solitari, misurano da 2 a 8 cm, sono ermafroditi e hanno una forma a "S". Il frutto è una capsula da 2 a 7 cm, con gusci che si separano quando sono maturi.

Usi medicinali

Le radici sono state usate e possono essere usate in medicina, così come sono febbrifughi ed emmenagoghi. Ma sì, è molto importante consultare prima un medico, poiché a dosi elevate può essere abortivo, oltre che irritante quando viene a contatto con le mucose.

Quali sono le loro preoccupazioni?

Aristolochia betica

Immagine - Wikimedia / Daniel Capilla

Se desideri averne una copia, ti consigliamo di fornirla con la seguente cura:

  • Posizione: cresce in zone luminose, ma generalmente al riparo dal sole diretto.
  • Terra:
    • Vaso: substrato di coltivazione universale miscelato con il 20% di perlite.
    • Giardino: non è impegnativo, ma se ha un buon drenaggio, meglio.
  • irrigazione: circa 3 o 4 volte a settimana in estate e ogni 4 o 5 giorni il resto dell'anno.
  • Moltiplicazione: per seme in primavera.
  • Abbonato: dall'inizio della primavera alla fine dell'estate può essere pagato fertilizzanti ecologici.
  • Potatura- Gli steli possono essere tagliati a fine inverno, se necessario.
  • Rusticità: resiste a gelate deboli fino a -4ºC.

A cosa hai pensato Aristolochia betica? La conoscevi?


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