Negli articoli di piante vedi sempre che metto il nome scientifico o tecnico, oltre a quelli comuni. Perché? Qual è la differenza tra l'uno e l'altro? Ora è il momento di rispondere a queste domande con una breve lezione di botanica.
Dopo aver letto quello che ti dirò, conoscerai le differenze tra i nomi, che saranno molto utili per saperne di più su ciascuno di essi.
Nome botanico
Il nome botanico, tecnico o scientifico è normalmente composto da due parole latine (dal latino). È universale, cioè è lo stesso in tutte le parti del mondo e di solito non cambia a meno che non si scopra, dopo attenti studi, che questa particolare pianta appartiene davvero a un genere diverso o che è addirittura una nuova specie.
Esempi: Cycas rivoluzionata, fenice canariensis, Minuscola rebutia.
Nome comune
Il nome comune, popolare o volgare è quella assegnata dalla tradizione popolare. Può variare da paese a paese, da regione a regione e anche da città vicine. Per questo motivo, a volte è molto difficile sapere di quale pianta stai parlando usando solo il nome comune.
Esempio: at Chorisia speciosa è chiamato con i nomi comuni di Bastone ubriaco, Albero della bottiglia, Albero della lana, Bastoncino rosa e Samohu.
Quindi, quando possibile è meglio avere le piante identificate con il nome scientifico, perché grazie ad esso sarà molto più facile per noi conoscere le caratteristiche e la cura di ognuna di esse. Ma sì, non devi nemmeno essere sopraffatto da questo. Esistono innumerevoli specie e sarebbe un compito impossibile per un essere umano conoscere il nome di tutte. L'ideale è imparare solo chi ha quelle piante che noi coltiviamo o che vogliamo coltivare, a poco a poco, senza fretta. 🙂
Col tempo ci renderemo conto di aver imparato molto.