La Euforbia canariense è una pianta molto bella, ma anche molto grande. In un grande giardino ha un aspetto spettacolare, anche se fortunatamente può essere coltivato in vaso per un po 'di tempo, poiché resiste bene alla potatura.
La sua manutenzione è semplice, in quanto non risente di alte temperature o siccità, purché per brevi periodi. A parte questo, anche la sua moltiplicazione per talea è facile, quindi Cosa aspetti ad incontrarla? 🙂
Origine e caratteristiche
Il nostro protagonista è una pianta endemica delle Isole Canarie, dove è considerata un simbolo naturale dell'arcipelago. È popolarmente noto come cardón o cardón canario, e raggiunge un'altezza fino a 4 metri, con uno sviluppo orizzontale di circa 150m2.
Il suo portamento è candelabro, sviluppando fusti quadrangolari o pentagonali armati di spine robuste e ricurve. I fiori sono molto piccoli, di colore rosso porpora e germogliano all'estremità di ogni stelo.
Quali sono le loro preoccupazioni?
Se vuoi avere una copia di Euforbia canariense, ti consigliamo di fornire le seguenti cure:
- Posizione: è una pianta che deve essere all'aperto, in pieno sole. In caso di acquisto in un vivaio dove lo avevano protetto, è necessario abituarlo a poco a poco al re delle stelle per evitare che bruci.
- Terra:
- Giardino: cresce terreni ben drenati.
- Vaso: si consiglia di piantarlo sulla pomice, Akadama o qualche altro tipo di ghiaia vulcanica (sabbia). In caso contrario, si può mescolare la torba nera perlite in parti uguali.
- irrigazione: piuttosto scarsa. Innaffia circa 2 volte a settimana in estate e ogni 10 o 15 giorni il resto dell'anno. In inverno, innaffia una volta al mese.
- Abbonato: durante la primavera e l'estate si consiglia di concimarlo con fertilizzanti per cactus e altre piante grasse, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
- Moltiplicazione: per talea in primavera.
- Rusticità: resiste fino a -2ºC, se puntuale. Comunque, la cosa migliore è che non scenda al di sotto di 0º.
Cosa ne pensi di questa pianta? 🙂