Per molto tempo ci sono state una serie di piante che l'uomo coltiva. Ce ne sono alcuni che non hanno quasi alcun valore ornamentale (come i cereali o l'avena), ma ce ne sono altri che lo fanno, come sesamo. I suoi piccoli fiori rosa sono molto belli e anche i suoi semi sono molto utili per le persone.
Se vuoi saperne di più, non esitare: poi ti dirò tutto quello che devi sapere se vuoi coltivarlo.
Origine e caratteristiche
La pianta di sesamo, il cui nome scientifico è sesamum indicum, è anche conosciuto come sesamo. È originario dell'India e dell'Africa e È un'erba che cresce fino a un'altezza di 1,50 metri, ramificato o no. Le foglie sono alterne, da ovate a lineari-lanceolate, con apice acuto, dentate o intere, e sono lunghe da 1 a 8 cm (a seconda che siano inferiori, che saranno più piccole, o superiori).
I fiori sono solitari, lunghi 5-8 mm, a forma di campana e rosa o bianchi. Il frutto è una capsula oblungo-quadrangolare, di colore bruno giallastro, lunga 3-5 mm. I semi sono obovati, neri, marroni o bianchi. Da essi viene estratto un olio che viene utilizzato per preparare, ad esempio, pane per hamburger o dolci come l'halva.
Quali sono le loro preoccupazioni?
Se vuoi coltivare il sesamo, ti consigliamo di tenere presente quanto segue:
- Posizione: fuori, in pieno sole.
- Terra: fertile, con un buon drenaggio.
- Abbonato: per tutta la stagione con fertilizzanti ecologici.
- Moltiplicazione: per seme in primavera. Semina diretta in semenzaio.
- piantagione: pianta in giardino quando le piante hanno un'altezza di circa 15cm, lasciando una distanza tra loro di 20-30cm.
- Rusticità: il sesamo non resiste al freddo o al gelo, quindi se si vuole sfruttare al meglio la stagione si consiglia di porre la piantina in serra fino a quando il tempo non migliora.
Cosa ne pensi di questa pianta? L'hai mai visto?